Sono qui raccontati, nelle loro peculiarità storiche e cultuali, i paesi che formano il Comune di Primiero San Martino di Castrozza. I cosiddetti centri abitati di Soprapieve, organizzati attorno alla confluenza dei torrenti Canali e Cismon, costituiscono l’agglomerato urbano più consistente delle valli di Primiero e mantengono ancora ben leggibili i loro nuclei originari – caratterizzati da vicoli e piazzette, strutture
agricole, edifici signorili, segni del sacro, luoghi d’acqua... – anche se la recente espansione edilizia, convergendo verso Fiera, li fa oggi apparire come un unico insieme abitativo. I centri storici di Pieve, Transacqua, Tonadico e Siror presentano una struttura prevalentemente rurale: si sono sviluppati all’incrocio fra un rivo e una via di traffico, ben riparati dalle piene dei torrenti, organizzati in modo compatto così da lasciare alla coltivazione la maggior superficie possibile. Questa organizzazione degli insediamenti strettamente connessa all’attività agricola e forestale è stata però segnata da due importanti eventi economici: la scoperta e lo sfruttamento dei giacimenti minerari (XIV-XVI secolo) che ha portato alla nascita di Fiera di Primiero (e di alcuni dei maggiori monumenti della valle come la Chiesa Arcipretale Santa Maria Assunta e il Palazzo delle Miniera); e lo sviluppo turistico novecentesco che ha invece “creato” l’abitato di San Martino di Castrozza. Nelle pagine che seguono troverete descritti, paese per paese, i principali elementi agricoli e forestali, produttivi e turistici, religiosi e artistici che hanno segnato la storia e la memoria della “nostra” comunità per più di un millennio.